Socializzazione intraspecifica: accortezze per una buona riuscita ed errori da evitare

Socializzare non vuol dire far incontrare i cani liberamente tra di loro, ma insegnare al cane le competenze per stare bene in presenza dei propri simili.
Questo può talvolta significare scegliere di non interagire con un altro cane. Un cane socializzato può anche non avere voglia di incontrare altri cani.
Lo scopo della socializzazione non consiste nel cambiare la personalità di un cane, ma imparare a conoscerlo, capire quando è a suo agio e cosa lo mette in difficoltà.
Inoltre, imparare a prevedere l’esito di un incontro permette di evitare una rissa potenzialmente dannosa non solo dal punto di vista fisico, ma anche emotivo!
Quindi, imparare a gestire le interazioni al guinzaglio è fondamentale.
In linea generale è bene non far incontrare i cani quando sono legati al guinzaglio, perché questo limita i movimenti riducendo gli spazi dell’interazione e la normale comunicazione viene ostacolata. Inoltre, strattonare il guinzaglio causa forte stress nel cane e riduce la fiducia nel proprietario!
Quando, invece, i cani possono conoscersi in libertà è necessario fare attenzione ai segnali emessi.
Alcuni cani possono subire un’interazione e non essere in grado di interromperla, vivendo così un’esperienza marcata da emozioni negative. Quindi non sempre sanno “cavarsela da soli”.
Il proprietario dovrebbe sorvegliare l’incontro ed intervenire in caso di necessità. In questo modo rafforzerà la fiducia del cane nei suoi confronti.
Infine, è necessario fare attenzione al gioco tra cani: a volte quello che sembra un gioco può essere invece una sfida o una provocazione.
Imparare a leggere i segnali del cane è, quindi, fondamentale per fargli vivere un’esperienza caratterizzata da emozioni positive.

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